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Quando il tempo è tutto, o anche, Il movimento buono è al momento giusto

Oggi voglio fare un parallelo tra diversi sport per parlare di quello che probabilmente è il requisito più importante per la buona esecuzione tecnica di un movimento nello sport: il tempismo.

Lo schiacciatore che sta per ricevere la palla per la schiacciata sa che le soluzioni migliori per colpire ce le ha se si fa trovare il più in alto possibile e con il braccio già in azione.

Il calciatore che va al tiro di prima sul passaggio del compagno deve avere già in mente di piegare la schiena e appoggiare il piede molto vicino alla palla in arrivo se vuole dare potenza e precisione.
 
Il tennista va all'impatto con la pallina nel punto più alto della sua parabola per dare forza e avere maggiori probabilità di scavalcamento della rete.

In tutte e tre queste situazioni bisogna aver chiaro il movimento, essere concentrati e saperlo eseguire in modo rapido perchè il momento buono è breve. Ci vuole energia mentale e reattività fisica ed entrambe le cose vanno esercitate, perché la reattività del corpo è sprecata se il cervello non dà precise indicazioni, così come il cervello pensa solo le soluzioni che il corpo può mettere in atto.

Chi sa cogliere il tempo giusto è sempre ben allenato, mentalmente e atleticamente, i due aspetti non si separano mai, il corpo affaticato affatica la mente, la mente appesantisce il cervello e tu non arrivi puntuale all'appuntamento con la palla...o con l'avversario.
 
Il tempismo nasce forse con il "carpe diem" di Orazio? Di sicuro è una categoria fondamentale anche in altri ambiti, per esempio nelle comunicazioni tra persone, nei dibattiti e nelle rappresentazioni teatrali, situazioni in cui la risposta pronta (e pertinente) è spesso sinonimo di efficacia.
 
In educazione sicuramente è importante, il tempismo apre finestre su mondi sconosciuti e inesplorati che altrimenti rischierebbero di chiudersi alla svelta. Tempismo è intuizione e l'intuizione ti fa superare in un attimo quelle che sembravano montagne. Devi saper cogliere nell'altro lo sguardo attento e... fare l'assist vincente.

2 commenti:

  1. Rispetto al tempo nella pallavolo ci sono due aspetti interessanti da approfondire che credo abbiano delle analogie con il calcio e con il tennis.

    Nella pallavolo si può anticipare il tempo della schiacciata velocizzando la rincorsa da parte dello schiacciatore, abbassando e velocizzando la traiettoria in fase di palleggio, aumentare la velocità di rotazione del braccio nella schiacciata.
    Ma allo stesso tempo si può ritardare il tempo di impatto in fase di schiacciata colpendo la palla quando il muro avversario è in fase di discesa.
    Entrambe le strategie hanno lo stesso fine: variare/modificare il proprio tempo di attacco per mettere fuori tempo l’avversario nel tentativo di superare la sua difesa.
    Giancarlo

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  2. Giusto Giancarlo, tempismo non è solo anticipare ma anche ritardare il movimento. La cosa veramente straordinaria è quando i tempi funzionano in un gruppo, ne sanno qualcosa le orchestre e le band musicali, è cosa difficile ma di grande efficacia e gratificazione, operazione fatta di sguardi, ascolto, super attenzione alla situazione e fiducia nei movimenti dei compagni. La squadra è un'orchestra!

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